Un babà per Raffaello Sanzio

0

Non c’è nulla di più suggestivo che visitare un museo di notte. Se poi si tratta del Kunsthistorisches Museum di Vienna l’emozione è ancora più grande.

Quest’anno il direttore ha aperto le porte del suo museo per ospitare la presentazione del calendario della nota azienda agricola e vinicola Di Meo.

I fratelli Generoso e Roberto Di Meo hanno così portato un po’ di Campania a Vienna. Tra alberi di limoni allocati per l’occasione nel museo, è stato allestito un ricco buffet a base di prodotti e pietanze tipiche della nostra regione: mozzarella di Bufala, pomodori, paste d’eccellenza e, ovviamente, i migliori vini della cantina Di Meo (dall’Aglianico rosso ai bianchi Falanghina, Greco di Tufo e Fiano).

Per quello che concerne i dolci non poteva mancare Sua Maestà il Babà del Gambrinus come da espressa richiesta dei fratelli Di Meo. Tra le sachertorte di tradizioni viennese hanno fatto, dunque, bella mostra, oltre 1000 babà e due spettacolari torte babà che non hanno mancato di attirare la golosa attenzione dei tanti austriaci presenti.

Ho avuto l’onore di rappresentare la mia azienda e la mia famiglia nella città di Sissi e di Mozart in un connubio Napoli-Vienna del tutto originale ma senz’altro riuscito. È stato particolare ed interessante vedere gli oltre ottocento ospiti gironzolare tra le sale del museo mangiando i babà mentre ammiravano i capolavori della pittura mondiale (tra gli altri i dipinti da Albrecht Dürer, Pieter Paul Rubens, Tiziano, Diego Velázquez, Pieter Brueghel, Caravaggio senza dimenticare il napoletano Luca Giordano).

Sia consentito un inciso personale: gustarlo mentre ammiravo la “Madonna del Belvedere” di Raffaello Sanzio ha reso il mio babà più saporito. Forse anche al grande Maestro del rinascimento sarebbe piaciuto il babà del Gambrinus.

Lascia una risposta